Feb / 18

Concorsi Internazionali di danza classica: i più prestigiosi

Prix de Lausanne, Varna e The Erik Bruhn Prize: tre concorsi internazionali di danza classica che possono cambiare il futuro di un ballerino.

Oltre che a concorrere per un riconoscimento di prim’ordine, partecipare a prestigiosi concorsi internazionali di danza classica significa anche mettere le basi per opportunità lavorative. Il danzatore entra in contatto prima di tutto con giurie di altissimo livello ma anche con i direttori di grandi Compagnie di Ballo che possono così osservare le qualità del ballerino ed eventualmente proporre percorsi formativi e/o lavorativi.

 

Tra i più prestigiosi c’è il Prix de Lausanne, che si è svolto proprio in questi giorni. Si tratta di un premio fondato nel 1973 a Losanna, in Svizzera: il livello è altissimo tanto che sono molti i danzatori che, dopo aver partecipato, sono diventati étoile o primi ballerini nelle più grandi Compagnie di Ballo mondiali (nel 1980 vinse Alessandra Ferri!).

 

La giuria è di prim’ordine ed è costituita da personalità di fama mondiale: un valore aggiunto che costituisce un grande trampolino per la carriera di un futuro ballerino. Ogni anno è possibile seguire la finale del premio attraverso la diretta streaming sui canali ufficiali della competizione oppure acquistando un biglietto presso il Théâtre de Beaulieu dove si svolge la manifestazione.

 

Voliamo in Bulgaria, a Varna per la precisione, dove si svolge un altro prestigiosissimo concorso internazionale. Varna International Ballet Competition è il più antico tra i concorsi di danza ed è considerato una sorta di “Olimpiade del balletto”. Fu fondato nel 1964 e si svolge ogni due anni. Nel 1983 fu Sylvie Guillem a vincere e nel 2014 la ballerina siciliana Sara Renda conquistò la medaglia di bronzo.

 

Parte dell’autorità del Premio sta nel fatto che il programma della competizione è altamente professionale: comprende tre coreografie di classico e due di contemporaneo. In questo modo è possibile osservare il danzatore sotto numerosi punti di vista: dalla tecnica alla creatività, passando per lo stile.

 

The Erik Bruhn Prize si tiene a Toronto, in Canada. Il danese Erik Bruhn è stato uno dei pochissimi ballerini ad avere un enorme impatto sulla danza del XX secolo e il suo rapporto con il National Ballet of Canada è culminato nella sua direzione artistica dal 1983 fino alla sua morte, nel 1986. È stato Erik Bruhn stesso a fondare il premio che porta il suo nome, per onorare due giovani ballerini, un maschio e una femmina, che riflettono altissime capacità tecniche e artistiche. Nel 2015 il premio fu vinto Carlo Di Lanno e nel 2016 da un altro italiano, Angelo Greco, entrambi principal dancers presso il San Francisco Ballet.

 

Questi tre concorsi internazionali chiamano danzatori dai livelli altissimi, che sono prima di tutto assistiti e consigliati dal proprio maestro. La figura del maestro è fondamentale per aiutare l’allievo e i genitori ad orientarsi in questo mondo.

 

Qualche giorno fa abbiamo saputo che il “nostro” Mattia Santini è stato selezionato per partecipare alla XIII edizione del Concorso Internazionale The Erik Bruhn Prize. Il 23 marzo 2019 Mattia volerà da Copenaghen – dove balla alla Royal Danish Ballet – a Toronto per la sua esibizione. Inutile dire che questa notizia ci ha riempito di gioia e che auguriamo a Mattia un grande in bocca al lupo.

 

Mattia è rientrato per alcuni giorni in Italia e venerdì scorso ha frequentato una lezione data dal Maestro Paolo Podini, con il quale aveva iniziato i suoi studi qui a Proscaenium, proseguendo con lui all’Accademia del Teatro alla Scala. Ne abbiamo approfittato per chiacchierare un po’ con lui a proposito di The Erik Bruhn Prize. Ecco il risultato.