Mar / 08

Coppelia: come organizziamo un saggio-spettacolo

Quest’anno riproponiamo Coppelia, il balletto di repertorio che racconta la storia della bambola del Dottor Coppelius e dei due fidanzati Franz e Swanilda. Ma cosa significa organizzare un saggio-spettacolo? Partiamo dall’inizio.

 

Ogni due anni organizziamo un saggio-spettacolo che va in scena solitamente in primavera, al Teatro delle Arti di Gallarate e che è sempre un balletto di repertorio.
Cos’è un balletto di repertorio? È un balletto che rientra nella cultura ballettistica classica, normalmente rappresentato in diversi teatri del mondo. La Bella Addormentata, Don Chisciotte e Cenerentola sono tutti balletti di repertorio che abbiamo rappresentato nel corso del tempo. Per il 2019 abbiamo pensato di riproporre Coppelia – le cui altre nostre rappresentazioni sono del 1997 e del 2009 – seguendo la partitura musicale, scene e costumi originali secondo lo stile di Proscaenium.

 

Coppelia (o La ragazza dagli occhi di smalto) è un balletto di tre atti, movimentato e divertente, la cui musica orecchiabile arriva subito al pubblico. Coppelia narra la storia dell’infatuazione di Franz per la misteriosa Coppelia, la bambola meccanica costruita dal Dottor Coppelius, personaggio strano, un po’ inventore un po’ mago. Swanilda, la fidanzata di Franz, ne è gelosa e si introduce nel laboratorio del Dottor Coppelius per carpire il segreto di Coppelia. Sorpresa dal giocattolaio si sostituirà alla bambola, danzando prima come una marionetta e regalando poi a Coppelius l’illusione di aver tramutato l’automa in una fanciulla in carne ed ossa. Alla fine Coppelius scoprirà l’inganno e assisterà alla celebrazione del rinnovato amore tra Franz e Swanilda.

 

La trama di Coppelia è avvincente e si presta molto bene ad essere interpretata dai ragazzi. È proprio a loro che la direzione e il corpo docenti della scuola pensa quando decide di mettere in scena un saggio-spettacolo: è indispensabile tenere conto dell’età degli allievi e delle loro capacità per selezionare il balletto più indicato, adattarlo e rappresentarlo in modo fedele e curato. Una volta scelto il titolo del balletto, quindi, ne visioniamo tutte le versioni (italiana, russa, americana, inglese, francese etc.) e scegliamo quella più appropriata per la scuola.

Coppelia, 2009

Contemporaneamente pensiamo alle musiche e alle coreografie. Solitamente le coreografie dei primi ballerini – che interpretano i personaggi principali – restano di repertorio, le altre invece vengono montate tenendo conto del livello di studio e delle capacità espressive degli allievi. Per esempio nel caso di Coppelia: Gli Automatismi sono interpretati dal corso delle bimbe più piccole perché i movimenti meccanici sono semplici e d’effetto. Le ragazze più grandi invece danzano sulle note delle ciarde e delle mazurke, con coreografie di danza di carattere. Le parti maschili di quest’anno sono affidate a Giacomo Migliavacca (Franz) e Giuseppe Conte (Dottor Coppelius), ballerini del Corpo di Ballo del Teatro alla Scala; Swanilda è interpretata da Beatrice, allieva della scuola, così come le parti delle amiche sono affidate alle ragazze più grandi.

 

L’organizzazione del balletto include anche altri due aspetti fondamentali: le scenografie e i costumi di scena. Le scenografie tengono conto delle ambientazioni e dello stile del balletto, per esempio: le scene del primo e del terzo atto si svolgono in una piazza, quelle del secondo, invece, si svolgono all’interno del laboratorio del Dottor Coppelius. Le nostre scenografie sono dipinte a mano dagli scenografi Valeria Giacomini e Sergio Mariotti e realizzate su preziosi fondali. La stessa attenzione nella scelta delle scenografie la mettiamo anche nei costumi di scena: le sartorie teatrali Porselli e Tersicore realizzano delle piccole opere d’arte, grazie alla cura che usano nella ricerca di nastri, passamanerie e tessuti.

 

Grande attenzione richiede l’aspetto tecnico delle luci e dell’audio. Fondamentale è anche il ruolo del regista, che deve mettere insieme tutti questi aspetti e che, anche quest’anno così come da oltre vent’anni, è affidato allo scaligero Andrea Piermattei, che dal 1993 segue costantemente tutti i nostri spettacoli.

 

Organizzare un saggio-spettacolo significa coordinare moltissimi ingranaggi: è un’esperienza che richiede impegno e responsabilità, che coinvolge tutte le parti di cui si compone Proscaenium e per questo motivo si trasforma in un’avventura che, ci auguriamo, rimarrà impressa in modo indelebile nei ricordi degli allievi, delle loro famiglie, degli insegnanti e di tutti coloro che hanno contribuito al progetto. Quest’anno il nostro spettacolo sarà dedicato alla Signora Lucia Galli Galletti, fondatrice della scuola, recentemente scomparsa.

 

Quindi: vi aspettiamo martedì 16 aprile al Teatro delle Arti di Gallarate!

Coppelia, 2009